Oggi parte con l’assemblea nazionale del Pd l’era di Elly Schlein che segna un nuovo inizio per il partito democratico.
Domenica 12 marzo con l’assemblea nazionale del Partito democratico ha ufficialmente inizio l’era Schlein. Oggi sarà formalmente consegnata la leadership alla nuova segretaria alla Nuvola nel quartiere Eur di Roma. Dopo la vittoria del 26 febbraio alle primarie oggi Elly Schlein darà vita al nuovo Pd, almeno è quanto si propone di fare. I risultati positivi sono arrivati subito: oltre 7mila nuovi iscritti nei primi tre giorni dopo la sua vittoria.
Ieri è avvenuto un faccia a faccia tra Schlein e Bonaccini che segna una nuova armonia interna e procede in “positivo e in un clima di piena collaborazione”. Infatti, la neo segretaria proporrà il suo ex sfidante alle primarie come presidente del partito e l’Assemblea potrebbe votarlo per acclamazione, come segno palese di armonia interna. Per dare segno di unità del partito potrebbe esserci un listone unico da votare per la direzione.
Segnale di unità con Bonaccini
“Un grande segnale di unità” anche il ruolo di presidente a Bonaccini che arriva dopo una lunga trattativa. I sostenitori di Schlein avrebbero preferito che Bonaccini diventasse vicesegretario. Ma non era una soluzione fattibile. Ora con il ruolo del governatore emiliano è più probabile un maggiore coinvolgimento nella segreteria dei sostenitori di Bonaccini. Ma è iniziata l’era Schlein e la neo segretaria è intenzionata a dettare la linea proprio con l’intento di cambiare il partito anche se vuole coinvolgere tutte le anime del Pd, cosa che non sarà affatto facile.
Per il resto, a partire dai capigruppo parlamentari e dalla segreteria, bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Potrebbero essere Boccia al Senato e Provenzano alla Camera dando i ruoli alla maggioranza interna oppure si parla di condivisione dei ruoli con De Maria e Bonafè. Ancora in dubbio tutti i nomi della segreteria anche se circolano vari e dove trovano spazio anche gli esponenti di Articolo 1.
